Il matrimonio è uno degli eventi più importanti nella vita di un uomo e per questo richiede un look speciale. Ed è qui che entra in gioco lo smoking da sposo, un classico dell’abbigliamento elegante maschile che non passa mai di moda.

Ma come è fatto uno smoking? E in quali contesti è consigliato? Leggete tutto quello che c’è da sapere e i consigli di Sposae per trovare il modello perfetto per il vostro grande giorno.

Smoking da sposo Rocchini

Che cos’è uno smoking? Un po’ di storia…

Lo smoking non è semplicemente un abito da sposo: è un completo da sera riservato alle grandi occasioni. Tradizionalmente in seta, si diffuse nel continente europeo alla fine dell’Ottocento come abito maschile da indossare durante le serate di gala e le prime teatrali. Il nome è inglese, ma è un “falso amico”: nei paesi anglosassoni si chiama infatti tuxedo.

Il termine utilizzato in Italia deriva invece dalla smoking jacket, una veste che originariamente veniva indossata sopra la giacca nelle stanze per fumatori, per proteggere la giacca sottostante dall’odore di tabacco. Va inoltre detto che, prima dello smoking, la “divisa” ufficiale per le cerimonie era solo il frac, che oggi si usa meno ed è caratterizzato dalla caratteristica giacca con coda a rondine.

Secondo le cronache dell’epoca, fu il principe del Galles, poi diventato re Edoardo VII, a richiedere al suo sarto una giacca elegante, ma più corta, da utilizzare durante le cene. Lui la chiamò dinner jacket, ma di fatto pare essere il primo esempio di smoking. Lo stesso tipo di modello si diffuse nei club esclusivi degli Stati Uniti, in particolare nel celebre Tuxedo Club frequentato da clienti benestanti che fecero a gara nel “copiare” il look da cena del principe di Galles.

Perché scegliere uno smoking da sposo?

In una parola, per la sua raffinatezza. Nel corso dei decenni, le mode sono passate e così gli stili sartoriali. Lo smoking è rimasto un evergreen per gli eventi di gala, ma è anche diventato uno dei modelli preferiti dagli sposi. Tradizionalmente nero o bianco, come abbiamo visto in seta, oggi è declinato in un’infinita gamma di colori, tessuti e tagli.

Lo smoking da sposo è indicato per le cerimonie serali, con dress code particolarmente eleganti (in particolare, quando sono richiesti il white tie o il black tie). È invece sconsigliato durante il giorno o per le nozze più informali, quando è preferibile indossare i tight o gli abiti da sposo meno impegnativi.

È anche importante considerare il luogo: se state organizzando un matrimonio pomeridiano in spiaggia, meglio evitare di presentarsi in stile James Bond! Lo smoking sarà invece perfetto in contesti eleganti come le ville d’epoca e i castelli. In più, considerate il vostro stile personale: se in genere preferite vestirvi con abiti casual, forse lo smoking da sposo potrebbe sembrarvi “troppo”. In ogni caso, vale una regola: prima si prova, poi si decide…

Che differenza c’è tra uno smoking e un abito da sposo? 

La differenza più grande tra un abito e uno smoking da sposo sono i risvolti dei revers. Mentre quelli dei completi classici sono realizzati nello stesso tessuto, per lo smoking si utilizza invece la seta, il raso o il gros grain per creare un effetto lucido a contrasto. Inoltre, hanno la caratteristica forma a lancia. Lo stesso tessuto dei revers viene anche usato per rivestire i bottoni della giacca da smoking e, talvolta, anche per la banda laterale applicata sui pantaloni (il cosiddetto gallone).

A proposito, storicamente la giacca dovrebbe essere monopetto, con un solo bottone, senza tasche e nemmeno senza spacco. Deve avere una linea dritta, come i pantaloni: né ampia, né stretta. Un altro dettaglio chiave dello smoking è l’assenza di cintura e passanti: i pantaloni sono infatti tenuti in posizione dalle bretelle.

Infine, lo smoking da sposo deve essere indossato con una camicia da smoking rigorosamente bianca, in cotone leggero, con colletto rigido e polsini di tipo francese, adatti ai gemelli. In abbinamento, di norma c’è anche il gilet per nascondere le bretelle o un’apposita fascia. E, dulcis in fundo, il papillon: sebbene anche la cravatta sia accettata, uno degli accessori chiave dello smoking da sposo è proprio il farfallino. 

Come scegliere il colore e il tessuto

Abbiamo detto che, secondo la tradizione, lo smoking da sposo dovrebbe essere nero o bianco (ancora più chic). Tuttavia, oggi troviamo proposte originali che spaziano dal grigio al blu, passando per bordeaux e verde. Talvolta, gli stilisti propongono anche delle varianti in fantasia. Via libera anche al colore, quindi!

Cambiano anche i materiali: oltre alla seta, il tessuto che per tradizione veniva usato per confezionare gli smoking, oggi si usa molto anche il velluto liscio, perfetto per i matrimoni autunnali e invernali. Anche il misto lana e seta è molto apprezzato.

Smoking da sposo

E ai piedi?

In abbinamento allo smoking da sposo, di norma andrebbero le classiche scarpe oxford o derby stringate in vernice lucida, oppure i mocassini in velluto. Sebbene oggi si indossino spesso senza calze, le scarpe andrebbero sempre abbinate alle calze da smoking nere alte fino al ginocchio, in seta o filo di Scozia.

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