“Non abbiamo dubbi, è stato proprio bellissimo”: aspettavamo da mesi di poter tornare a incontrare le nostre coppie per il consueto Aperitivo con gli sposi e le parole di Roxana e Fabio ci hanno confermato il motivo per cui amiamo il nostro lavoro. Tutto ha inizio in atelier, ma non finisce con la consegna degli abiti; è l'amore che abbiamo il privilegio di vestire a muovere tutto.
Li abbiamo incontrati da Sposae a Torino, dove avevano scelto l'abito da sposa e il completo da sposo, e lì ci hanno raccontato una giornata praticamente perfetta, proprio come l'avevano immaginata. Era il 19 luglio 2020 e dopo 11 anni di amore diventavano finalmente marito e moglie.
Come avete deciso questa data?
“Volevamo che fosse un giorno di sole”, dice Fabio. “Col senno di poi, meno male”, continua Roxana, ricordando i disagi legati alla pandemia, che ha costretto molte coppie a rimandare le nozze. “Noi non abbiamo dovuto spostare niente”.
“Fino a un mese prima non avevamo la conferma”, continua Fabio. Insieme sono però riusciti a gestire la situazione al meglio. Hanno spedito gli inviti via whatsapp, rinunciando alla tradizionale consegna di persona, e rivisto l'organizzazione della giornata, scegliendo tavoli da 6 persone, tutte ben distanziate, in una grande location all'aperto con dispenser di igienizzante per le mani ovunque. Così è l'amore ai tempi del Covid, l'importante è adattarsi, essere responsabili e ricordarsi qual è il senso del matrimonio: celebrare il sentimento che unisce due persone.
“Abbiamo cercato di mantenere familiari, conviventi e amici insieme, col metro di distanza”, spiega Roxana. “Non c’è stato un momento, in quella giornata, in cui abbiamo pensato al Covid… non siamo stati mai agitati”.
La luna di miele classica, in una destinazione lontana, è stata per ora rimandata, ma senza rimpianti. Al suo posto c'è stata una splendida vacanza in Puglia, alla scoperta del Salento. “Se ce lo chiedono, noi lo abbiamo vissuto come il viaggio di nozze”, dice Roxana. “Abbiamo avuto il meglio di quello che potevamo fare”.
Come è avvenuta la proposta?
“A settembre, il 19, e ci siamo sposati il luglio dopo”, racconta Fabio. “Lei sapeva che la proposta era imminente, quindi ero certo che con le classiche cose, come una cena fuori, mega mazzi di rose o un weekend, avrebbe capito”.
“Un giorno come un altro ho preso una torta”, continua Fabio, ma quella sera Roxana gli aveva detto di non aver voglia di dolce, "rovinando" il suo piano, andato poi in porto la mattina seguente. “In questa torta con la panna e le fragole al centro avevo inserito l’anello… sono arrivato verso di lei e mi sono inginocchiato per chiederle di sposarmi”.
“E io ho accettato subito”, aggiunge Roxana.
Il giorno delle nozze è stato come ve lo siete sempre immaginati?
“Sì, forse anche meglio”, dice Roxana, che ci racconta di come per la location, la Tenuta Vecchio Castagno a Cocconato (Asti) sia stato amore a prima vista. L’avevano visitata durante un altro matrimonio e si erano commossi; il resto è venuto da sé, grazie anche agli altri fornitori.
“Abbiamo scelto fornitori che si conoscessero”, aggiunge Fabio. Tutto è andato a meraviglia, dai fiori di Tiziana Bongiorni agli scatti di Art Foto, senza dimenticare l'intrattenimento di Andrew Libertini. E poi c'era anche bisogno di coordinare i look di sposo e sposa...
Come avete conosciuto Sposae?
“Avevamo una lista di posti dove andare”, spiega Roxana, che ci racconta come la facilità di prenotare l'appuntamento l’abbia convinta. “Sono andata sul sito Sposae, ho selezionato appuntamento… fatto!”. E poi, il giorno del primo appuntamento in atelier, la sorpresa che nemmeno lei si aspettava.
“Sono arrivata con una serie di foto”, ricorda Roxana, “inizio a provare gli abiti che secondo me dovevano starmi bene… ma quelli che avevo scelto non mi stavano bene”.
La nostra Maria le ha quindi portato altri abiti da provare, pensando che potessero piacerle, e già il primo era “bellissimo”. “Esco e si sono messi tutti a piangere… era il primo vestito con cui mi sentivo bella”: ancora non sapeva che ce n’era un altro che l’aspettava...
“Non l’avrei mai scelto, non volevo neanche portarlo in camerino… ma mentre me lo stavo infilando avevo già capito che era il mio abito… mi sono sentita raggiante, più del primo. Esco, e tutti sono scoppiati a piangere, di nuovo”.
Era proprio quello giusto. Roxana ammette però di avere un rimpianto: se potesse tornare indietro, oggi prenderebbe anche un secondo abito corto per la festa, che aveva visto e scartato al primo appuntamento. “Mentre ballavo, mi immaginavo quel vestito...”
“Sono tornata a casa e ho sentito e ho sentito che ero felice”, spiega Roxana, parlando del primo appuntamento con la nostra Maria, che le ha lasciato uno splendido ricordo. “Lei si immaginava cosa stava bene a me… non me l’aspettavo… qui c’è amore, c’è passione per quello che si fa, e si fa anche più di quello che c’è da fare”.
Roxana ha quindi consigliato anche al futuro marito di andare da Sposae. “Sono venuto con i miei, ho fatto la prova e il primo che ho provato è stato quello giusto”, dice Fabio, che si è ulteriormente convinto dopo le modifiche fatte per renderlo su misura. “Non avevo dubbi, era lui”.
“Quel giorno, lui era come io me l’aspettavo: quando sognavo il nostro matrimonio me l’immaginavo così”, dice Roxana.
Cosa avete pensato il giorno del matrimonio, dopo esservi vestiti, guardandovi allo specchio?
“Che ero bello”, ricorda Fabio, ridendo. E anche per Roxana è stato lo stesso. “Mi piacevo… mi sentivo bene. Ero agitata, quello sì”. L’arrivo, poi, è stato all’insegna delle lacrime, per tutti, e soprattutto per Fabio. E il suo ricordo migliore è stato proprio “vederla arrivare”.
Vi siete pentiti di qualcosa?
“Si poteva risparmiare su tutto, però non siamo pentiti di nulla”, dice Roxana, che cambierebbe solo una cosa... “Mai avrei pensato di venire qui a dirvi di essermi pentita di non aver preso anche quel vestitino corto”, dice Roxana ridendo.
Avete qualche consiglio da dare ai futuri sposi?
“Prendere un secondo vestito comodo”, ribadisce Roxana, “e tenere fuori le famiglie dall’organizzazione, ma senza cattiveria. Per farli sentire fieri di quello che siete riusciti a fare da soli”.
“Nel limite delle possibilità di ognuno, non precludersi qualcosa che poi potreste rimpiangere”, dice Fabio, che durante la nostra chiacchierata ha anche ricordato quanto sia importante avere un video della giornata, per poterla poi rivivere in futuro. “Non è solo una questione economica, accade una volta nella vita. Se è per antonomasia il giorno perfetto della vita, fai tutto perché lo sia”.
“È stato bello, bello, bello… da rifare… con il vestito corto”, scherza ancora Roxana, a cui il vestito corto è rimasto proprio nel cuore. E nel nostro cuore resteranno anche loro, la nostra bellissima chiacchierata e vederli guardarsi negli occhi e commuoversi al pensiero di quella perfetta giornata di luglio.