Proprio in queste settimane, moltissime coppie stanno già iniziando a organizzare le loro nozze per il prossimo anno. Le spese sono tante, lo sappiamo. Qualcuno potrebbe però beneficiare del Bonus matrimonio 2020, un'agevolazione concessa dall'INPS a chi vuole sposarsi, ma ha un reddito basso.
In poche parole, si tratta di un contributo economico statale per le coppie in difficoltà. Inoltre, dà diritto anche a un'assenza giustificata dal lavoro. Abbiamo approfondito il tema per aiutarvi a capire se avete diritto a riceverlo.
In cosa consiste il Bonus matrimonio 2020?
Sposarsi è dispendioso, è un dato di fatto. Risparmiare è però possibile, soprattutto scegliendo abiti di qualità a un prezzo outlet, tenendo a bada i costi legati a location e intrattenimento e magari scegliendo nozze fuori stagione o durante la settimana. Inoltre, per chi ne ha più bisogno, c’è anche il bonus matrimonio 2020.
Viene anche chiamato assegno per congedo matrimoniale ed esiste ormai da diversi anni. Viene erogato dall'INPS in occasione del congedo straordinario di otto giorni concesso per matrimonio civile o concordatario, da usufruire nei 30 giorni successivi alle nozze.
Attenzione alle fake news, però: ormai da qualche tempo gira sul web la notizia di un presunto bonus da 25.000 euro: sarebbe bellissimo, ma purtroppo non è così. Tuttavia, lo stato viene comunque incontro a chi ne ha bisogno. Per saperne di più e conoscere la documentazione richiesta, consultate il portale INPS oppure recatevi presso gli enti di patronato e intermediari.
Chi può richiederlo?
Stando alle ultime informazioni dell'INPS, non dovrebbe essere cambiato nulla rispetto agli anni passati. Possono richiedere il Bonus matrimonio 2020 solo alcune categorie: operai, apprendisti, lavoratori a domicilio, marittimi di bassa forza, dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative. Anche i lavoratori disoccupati possono riceverlo, se dimostrano di aver lavorato nei 90 giorni prima del matrimonio e per almeno 15 giorni alle dipendenze sopra elencate.
Le condizioni di base, per chiederlo, sono:
- la scelta del matrimonio civile o concordatario;
- un rapporto di lavoro esistente da almeno una settimana;
- i lavoratori disoccupati devono dimostrare che nei 90 giorni precedenti al matrimonio hanno lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative;
- l’effettiva fruizione del congedo entro 30 giorni dalla data delle nozze.
Il bonus può essere accordato a uno dei due futuri coniugi o anche a entrambi. In tal caso gli assegni diventano due, sempre che entrambi ne abbiano singolarmente diritto.
Ma a quanto ammonta il Bonus matrimonio 2020? L’assegno per il congedo matrimoniale è pari a:
- sette giorni di retribuzione per gli operai e apprendisti. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
- sette giornate di guadagno medio giornaliero per i lavoratori a domicilio. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
- otto giornate di salario medio giornaliero per i marittimi. Dalla retribuzione giornaliera si detrae la percentuale a carico del lavoratore pari al 5,54%;
- i giorni di retribuzione che coincidono con quelli previsti dal contratto di lavoro part-time verticale da cui si detrae sempre la percentuale a carico del lavoratore.
Come risparmiare sulle nozze?
Se non avete diritto al Bonus matrimonio 2020, potete comunque mettere in pratica qualche consiglio intelligente. Ad esempio, vi ricordiamo che è possibile risparmiare e comprare comunque un abito da sposa di qualità, magari in un pacchetto sposi. Acquistando insieme, è sempre più conveniente.
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