Quello delle damigelle è un ruolo che ricopre sempre più importante durante i matrimoni degli ultimi tempi. La ancelle della sposa, come potremmo definirle in maniera alternativa, vengono scelte per avere una parte attiva nella cerimonia. Ecco perché è bene sapere come comportarsi.
La tradizione delle damigelle adulte è anglosassone e risale all’Ottocento, anche se secondo qualcuno potrebbe essere riconducibile addirittura all’Antica Roma, quando durante i matrimoni si sceglievano almeno dieci persone vestite nello stesso modo degli sposi, per confondere gli spiriti maligni.
Che siano le amiche, le colleghe, le sorelle, le cugine o magari le cognate della sposa (tutte rigorosamente nubili), le damigelle devono comunque tenere presente alcune regole fondamentali prima di accompagnare la loro migliore amica all’altare.
Quante devono essere le damigelle?
Secondo il galateo, non si dovrebbero mai scegliere più di otto persone, perché un numero superiore è indicato solo nei matrimoni regali, in cui possono esserci fino a dodici damigelle. Ma c’è anche chi ha esagerato, come Kate Moss: per le sue nozze ne ha volute addirittura sedici!
No all’abito bianco!
Sebbene Pippa Middleton abbia indossato proprio un vestito bianco al matrimonio della sorella Kate con il Principe William, attirando su di sé molta attenzione, meglio non imitarla! Il bianco è concesso solo ed esclusivamente alla sposa, è lei l’unica protagonista della giornata.
Chi sceglie l’abito delle damigelle?
La domanda più importante riguarda l’abito da cerimonia. Nei film abbiamo sempre visto matrimoni con vere e proprie squadre di damigelle, tutte vestite uguali ed in maniera impeccabile. Innanzitutto va detto che molto dipende dal tipo di cerimonia e dal budget.
Talvolta capita che sia la sposa a regalare l’abito alle sue damigelle, o magari a partecipare all’acquisto, ed in quel caso la scelta del colore e del modello dovrebbe essere interamente a carico suo.
Se sono invece le damigelle a pagarsi il loro vestito, la sposa dovrebbe cercare di essere più flessibile. Va bene indicare un colore, ma meglio non obbligarle a dover comprare qualcosa che non hanno scelto, soprattutto se non si dispone di budget stratosferici.
Il colore non mi piace: che faccio?
Ecco un altro problema frequente: la scelta di una tonalità non gradita. Considerato il rapporto tra damigelle e sposa, il galateo consiglia di non discutere sul colore, ma di limitarsi ad accettarlo di buon grado. Certo, è comunque possibile provare a trattare, ma ci sono spose che sognano da una vita di avere un corteo vestito interamente in giallo limone. Inutile tentare di farle cambiare idea! Se c’è libertà di scelta almeno nel modello, meglio puntare su qualcosa che potrà essere indossato di nuovo, magari proprio ad un altro matrimonio.
Scarpe coordinate, sì o no?
Ecco un altro annoso quesito. Secondo il galateo, anche in questo caso la sposa dovrebbe essere piuttosto flessibile e permettere alle sue damigelle di indossare scarpe che magari già possiedono, per evitare spese inutili. Soprattutto nel caso siano stati scegli abiti lunghi, nessuno noterà se una damigella indossa sandali dorati con listino, mentre un’altra ha scelto spuntate in suede.
Anche le damigelle hanno il loro bouquet?
Sì, la sposa può decidere di far preparare delle piccole composizioni floreali anche per le sue damigelle, che poi resteranno in dono come piccolo ringraziamento per aver accettate. Ma attenzione, devono ricordare il bouquet della sposa, ma essere più minimaliste e soprattutto tutte nelle stesse tonalità. No al total white, soprattutto se è stato scelto dalla sposa.
Come si entra in chiesa o in comune?
Se le damigelle sono poche, massimo tre, devono entrare in chiesa o nella sala del comune prima dello sposo e della sposa, in fila indiana. Se sono di più ed in numero dispari, va bene anche in coppia. Durante la cerimonia possono restare in piedi vicino ai testimoni, oppure sedersi con gli altri invitati.
Quali sono i compiti delle damigelle?
Prima delle nozze potrebbero essere proprio le damigelle a prendersi l’incarico di organizzare l’addio al nubilato. Il loro compito principale, tuttavia, è di assistere la sposa durante il suo grande giorno, aiutandola con velo, strascico e magari con il kit di emergenza. E non dimentichiamo il “lavoro” principale: sorridere sempre per regalare un’immagine di positività alla giornata.