L'Italia è un paese ricco di tradizioni e superstizioni, soprattutto quando si parla di matrimonio.
Tutti conoscono l’antico detto “Di Venere e di Marte non ci si sposa né si parte”: questo perché martedì è il giorno di Marte, Dio della guerra, e il venerdì è il giorno di digiuno e penitenza per i cristiani. Ma quali sono le altre usanze per propiziare la propria unione?
Abbiamo stilato una lista di superstizioni e tradizioni legate al tema delle nozze, per gli sposi che vogliono prendere ispirazione o semplicemente scoprire qualcosa che non avevano ancora sentito dire da parenti o amici.
Il giorno delle nozze
Abbiamo già ricordato il famoso proverbio e sappiamo che è meglio evitare il martedì e il venerdì, ma quando è indicato sposarsi?
Sì al lunedì (giorno dedicato alla Luna, la dea delle spose) e al mercoledì. Nonostante sia scelto da molti per ovvi motivi, il sabato porterebbe disgrazia, mentre la domenica è il giorno favorevole per eccellenza.
Vi ricordiamo anche che, secondo la tradizione, non ci si sposa mai il giorno del proprio compleanno, a meno che non coincida con quello di entrambi gli sposi.
La sposa
Tutti sanno che l'uomo non deve vedere l'abito da sposa prima del grande giorno. La sposa deve inoltre portare con sé una cosa vecchia (che simboleggia il passato), una cosa nuova (simbolo della vita che si sta per cominciare), una cosa prestata, una cosa regalata e una cosa blu (che indica sincerità e purezza da parte della sposa).
Secondo un'antica tradizione il vestito nuziale non dovrebbe essere realizzato dalla sposa stessa, perché porterebbe grande sfortuna.
Il giorno delle nozze, inoltre, la sposa non può guardarsi allo specchio con indosso il vestito, se non togliendosi una scarpa o un altro accessorio come orecchini e guanti.
Per avere un matrimonio duraturo, si dice che il velo debba essere regalato da un'altra donna già sposata e felice.
Per quanto riguarda le pietre da indossare, uno degli amuleti più adatti al giorno del sì è l'acquamarina, che assicura fedeltà e un felice matrimonio. Il diamante, se portato all'anulare o al polso sinistro, conserva l'affetto coniugale, ma deve essere un regalo.
Lo sposo
Lo sposo non deve mai tornare indietro, una volta uscito da casa nel giorno delle nozze. Se avete dimenticato qualcosa di importante a casa, mandate un amico o un parente a recuperarla.
Le fedi
Mai mettere la fede al dito prima del giorno delle nozze e non comprare anello di fidanzamento e fedi nello stesso momento.
Sembrerà banale, ma assicuratevi che testimoni o paggetti non facciano cadere gli anelli: se dovesse succedere, la tradizione vuole che vengano raccolti solo da chi celebra il rito...
Il bouquet
Il bouquet è, secondo la tradizione, l'ultimo omaggio dello sposo per la sposa e chiude il periodo del fidanzamento.
L'usanza vuole che lo sposo lo faccia recapitare al mattino a casa della sposa, anche se in realtà è la sposa stessa a sceglierlo, visto che deve essere abbinato con il suo abito.
La prima notte di nozze
In alcune regioni del nostro paese è tradizione far preparare il letto per la prima notte di nozze da due ragazze nubili. Accanto a loro saranno presenti le donne anziane della famiglia per vigilare, ma senza poter toccare nulla.
Superstizioni e tradizioni regionali
In Liguria non ci si sposa a settembre perché nella regione vige il detto "sposa settembrina, presto vedovina". Vietate anche le perle: sembra che ogni perla porti una lacrima, per cui prima di usarle la sposa dovrà ripagarle con qualche dono. Si usa anche mettere una monetina nella scarpa, sempre della sposa, per augurare alla coppia ricchezza e prosperità.
In Sicilia, nel modicano, si usava spargere vino davanti la casa degli sposi, mentre a Mazara del Vallo veniva gettato frumento invece del riso.
In Sardegna un gruppo di donne, di solito zie o vicine di casa, fanno la "sa razzia" davanti a casa della sposa: preparano un piatto con mandorle, riso, fogli di carta colorata tagliati a striscioline e monetine e lo lanciano alla sposa (talvolta agli sposi insieme), facendosi il segno della croce. Alla fine i piatti vengono gettati a terra per essere rotti: se non si infrangono, è segno di cattivo auspicio per la coppia.
In Campania ci sono molte tradizioni e sono tutte ancora molto seguite. Ad esempio, si dice che sia meglio non sposarsi a maggio. In alcune zone della regione si usa, durante il ricevimento, lanciare per terra piatti e bicchieri ancora pieni di vino sino a romperli tutti: i piatti rotti simboleggiano la verginità della sposa.
Dopo questo viaggio nelle superstizioni legate al matrimonio, abbiamo anche un consiglio per tutti i futuri sposi: non prendetele troppo sul serio, ma consideratele parte del bagaglio di tradizioni del nostro paese...