Il termine bomboniera deriva dal francese bombonnière diffusosi alla corte del Re Sole nel XVII secolo: per far sfoggio del proprio status sociale le famiglie dei fidanzati si scambiavano preziosissime scatoline in prezioso metallo, madreperla e gemme. All'interno di queste piccole confezioni si usava inserire qualche manicaretto, ormai sostituito con i confetti.
La scelta del numero cinque per questi dolci non è casuale: rappresentano rispettivamente l'augurio di salute, di felicità, di fertilità, di longevità e di ricchezza. Il ruolo che si attribuisce alla bomboniera è estremamente importante: rappresenta il ringraziamento degli sposi a tutti coloro che hanno voluto condividere il culmine del loro amore e che hanno partecipato al crescere del loro sentimento.
Scegliere un oggetto che pertanto riassuma tutta la gratitudine non è semplice, occorre trovare un pensiero che possa adattarsi ai gusti più disparati e che ovviamente rispecchi il carattere degli sposi.
Dato il periodo di crisi sia economica che ambientale, sempre più aziende hanno sviluppato collezioni di oggitti "utili": dalle saliere ai portatovaglioli, dalle candele profumate a delicati fermacarte, e molte devolvono parte degli introiti ad associazioni di volontariato.
Detto ciò, in genere si inizia a preoccuparsene con tre mesi di anticipo rispetto alle nozze e vanno ritirate qualche giorno prima della cerimonia. Verranno consegnate al termine dei festeggiamenti dalla sposa accompagnata da una damigella o da un'amica e ne sarà donata una per ogni nucleo familiare.
Un'altra possibilità è quella di scegliere tre diverse bomboniere: la prima, più ricercata, da consegnare ai testimoni ed ai genitori, la seconda da offrire a tutti gli invitati e la terza da portare a colleghi e conoscenti non invitati alle nozze. La caratteristica comune a tutte e tre le serie sarà il piccolo bigliettino con il nome di battesimo dei coniugi (quello della sposa è il primo in ordine).
Lasciate la vostra impronta, siate originali!